ALIMENTAZIONE
CORRETTA NELL'ADOLESCENTE CHE PRATICA ATTIVITA' AGONISTICHE
Colazione
"
300 gr di latte con 80 gr. di cereali;
" 2-3 fette di pane con burro e marmellata (oppure 100 gr.
di crostata di marmellata);
" 300 ml di succo d'arancia.
Pranzo
"
Primo piatto al pomodoro o alle verdure;
" Petto di pollo o prosciutto crudo (solo se l'allenamento
è in tarda serata);
" Verdura cotta o cruda;
" Frutta di stagione.
MERENDA
1 (due ore dall'allenamento)
"
Succo di frutta o the;
" 100 gr di crostata.
MERENDA
2 (due ore dall'allenamento)
ATTENZIONE:
E' da sconsigliare il consumo di cioccolata prima di un'attività
fisica in quanto alimento con alto contenuto di grassi e di elevato
tempo di digestione.
CENA
"
Carne ai ferri (mozzarella se l'allenamento è finito dopo
le 22.00);
" Patate o verdura lesse;
" Frutta di stagione.
LA
REINTEGRAZIONE NATURALE NELL'ATTIVITA' SPORTIVA
1)
Alimentazione pre-gara;
2) Razione d'attesa 30-40' prima;
3) Alimentazione durante la gara;
4) Alimentazione post-gara.
PREMESSA
Una
corretta alimentazione nelle fasi che precedono le competizioni
è fondamentale negli sport di lunga durata (superiori a 60
minuti).
Mantenere a lungo un'elevata performance aerobica è legata
alla concentrazione di glicogeno muscolare presente all'inizio della
gara.
Per aumentare il glicogeno muscolare introdurre carboidrati complessi
sino al 70-75% dell'energia totale giornaliera nei tre giorni precedenti
la gara.
Con carichi di lavoro brevi e a bassa intensità (40-45' al
35-40% del massimo consumo d'ossigeno.
pasto pre-gara
Consumato
almeno tre ore prima della prestazione: ricco di zuccheri complessi,
facilmente digeribile, non molto abbondante e povero di fibra. Per
i condimenti è da preferire l'olio extravergine di oliva.
GARA
AL MATTINO
The,
spremuta di frutta, fette biscottate, pane tostato, con marmellata
o miele. Pasta o riso con olio o pomodoro. Due o tre fette di prosciutto
crudo dolce magro o bresaola.
GARA
AL POMERIGGIO
Pasta
al pomodoro, olio d'oliva crudo e parmigiano, prosciutto crudo,
crostata di marmellata.
Nel periodo che va dal pasto pre-gara all'inizio della competizione,
fornire all'atleta una razione d'attesa idrico-glucidica, a circa
30-40 minuti dalla gara.
La razione idrico-glucidica previene il possibile rischio ipoglicemico
e d'eccessiva glicogenolisi nei primi 30-45 minuti di gara con effetto
quindi di risparmio del glicogeno muscolare precedentemente accumulato.
La razione idrico-glucidica combatte anche gli effetti dello stress
pregara che, causa l'aumento della secrezione d'adrenalina, ha effetto
ipoglicemizzante.
La bevanda dovrebbe essere una soluzione isotonica di sali minerali
con carboidrati (maltodestrine e piccole quantità di fruttosio)
con concentrazione del 4-6%.
Razione di gara solida: piccole porzioni (50 g) di zuccheri complessi,
piccole quote di zuccheri semplici, proteine e lipidi (es. barrette).
Razione di gara liquida: Bevande energetiche per il risparmio del
glicogeno muscolare con quota energetica da utilizzare nelle fasi
finali della competizione o in quelle più faticose.
Terminata la prova, è necessario restituire rapidamente all'organismo
acqua, sali minerali e zuccheri semplici mediante bevande di composizione
simile a quella della razione d'attesa.
Alimentazione dopo la gara fondamentale se va ripetuta a breve termine
la prestazione (corse a tappe). La velocità con cui il glicogeno
muscolare si riforma è massima nelle primissime ore dopo
lo sforzo fisico ed aumenta in proporzione alla quantità
di zuccheri introdotti
Assumere come bevanda 50-100 g di zuccheri entro i primi 30 minuti,
con ulteriori supplementi ogni due ore fino ad un totale di 500-600
g nelle prime 20 ore (8-10 g di carboidrati per kg di peso corporeo)
CENA
Il
60-65% costituito da carboidrati, (pasta, riso, pane). La quota
proteica (10-15%) costituita da proteine animali per circa 2/3 (carne
di manzo, pollo, tacchino, vitello, pesce) e per 1/3 da proteine
vegetali (leguminose). La quota lipidica (20-25%) dovrà apportare
grassi essenziali, limitando i grassi saturi (lipidi di origine
animale). Si raccomanda l'uso di olio extravergine di oliva.
"
Passato di verdura o minestrone di riso o pasta, con olio crudo
e parmigiano;
" Carne (pollo, tacchino, vitello) o pesce (lessato o ai ferri)
o prosciutto crudo;
" Verdura cotta o cruda;
" Pane o fette biscottate;
" Frutta o gelato di frutta.
UTILIZZO
DEI SUBSTRATI ENERGETICI
Negli
esercizi di elevata intensità di breve durata (400 m) la
fonte energetica è rappresentata solo dalla glicogenolisi
muscolare mediante la via glicolitica (acido lattico) con produzione
di 3 ATP.
Negli esercizi intermittenti aerobici-anaerobici, di durata notevole,
come calcio, basket, ecc., la glicogenolisi muscolare è più
rapida durante le prime fasi ed è esponenzialmente collegata
all'intensità dell'esercizio.
Durante un esercizio prolungato a bassa intensità (25% VO2max)
ad esempio camminare, l'energia è fornita principalmente
dall'ossidazione degli acidi grassi plasmatici di provenienza adipocitaria,
con evidente vantaggio nelle diete dimagranti.
Con l'intensità dell'esercizio al 65% del VO2max in soggetti
abituati all'endurance, si riduce il ruolo degli acidi grassi plasmatici
e si accresce la quota di energia derivata dall'ossidazione dei
trigliceridi intramuscolari.
Dal 65% all'85% del VO2max (30-60'), si riduce l'utilizzazione di
acidi grassi, è molto stimolata la glicogenolisi e l'ossidazione
glucidica, con aumentata produzione di acido lattico, il cui accumulo
inibisce la lipolisi. In queste condizioni i carboidrati forniscono
più dei due terzi dell'energia necessaria, mentre il rimanente
proviene dai grassi.
Maggiore è la durata dell'esercizio, maggiore sarà
il contributo dei grassi come combustibile. Dopo almeno 20 minuti,
nell'atleta l'ossidazione glucidica si riduce come conseguenza di
una deplezione del glicogeno muscolare e di una diminuzione dell'apporto
di glucosio ematico al muscolo.
A questo punto l'atleta è incapace di ossidare grassi a ritmo
sufficiente per soddisfare le necessità energetiche di un
esercizio a moderata intensità (60-80% del VO2max) ed è
costretto a ridurre l'intensità dell'esercizio a livello
più basso (30-50% del VO2max) livello dove l'ossidazione
dei grassi è predominante.
Durante un esercizio costante al 75% del VO2max la glicemia rimane
costante per circa 2 ore per la glicogenolisi epatica. Successivamente
il declino del glicogeno epatico non è compensato a sufficienza
dall'incremento della neoglucogenesi con possibile riduzione della
glicemia.
Assumendo bevande zuccherate, si ritarda di un'ora la sensazione
di fatica nei confronti di quelli che assumono solo acqua. Poiché
nell'ultima parte il rifornimento energetico del glicogeno muscolare
è molto modesto ne consegue che l'assunzione di carboidrati
rifornisce il glucosio ematico.
L'ingestione di CHO permette un risparmio del 28% del glicogeno
muscolare. il consumo di 50 g di CHO durante la prima ora di corsa
al 70% del VO2max ritarderebbe la comparsa di fatica mediante il
risparmio del glicogeno del muscolo in attività che a sua
volta manterrebbe migliori livelli di ATP e PC e più bassi
livelli di lattato.
PRESERVARE
LE SCORTE GLUCIDICHE
E'
necessario rifornire l'organismo di carboidrati prima, durante e
immediatamente dopo l'esercizio. Nel periodo di allenamento è
preferibile cercare di incrementare l'apporto glucidico nei pasti
precedenti l'esercizio fisico e di ridurlo nei pasti seguenti
7
giorni prima si modifica la quantità di glucidi consumati
per migliorare la prestazione. Questo regime prevede nei primi quattro
giorni una dieta nettamente ipoglucidica e negli ultimi tre giorni
una dieta nettamente iperglucidica, nell'intento di aumentare i
depositi di glicogeno muscolare del 20-40%.
Attualmente si consiglia una forma più attenuata (nelle 48
h precedenti: 70% delle Kcal da CHO di pane, riso, pasta, crostate,
ecc.) per evitare una alimentazione squilibrata, spesso sgradita
e mal tollerata.
L'assunzione di 200-300 g di carboidrati (maltodestrine, glucosio,
saccarosio) nelle 4 ore che precedono l'esercizio può migliorare
le prestazioni di endurance. L'ingestione di piatto ricco di CHO
(2,5 g/Kg di peso) accresce dell'11% i depositi di glicogeno muscolare
3 ore dopo il pasto.
|